Nel 1836, tornato da 5 anni e mezzo di viaggio sulla nave Beagle, passati a osservare la storia naturale del Sudamerica e del Pacifico, Charles Darwin si trasferì in una casa nel centro di Londra, in una posizione certamente favorevole allo scambio di idee con il mondo scientifico dell’epoca. Dopo 6 anni, però, nel 1842, con la moglie Emma, si rifugiò in una tranquilla casa nella campagna inglese, pur rimanendo abbastanza vicino a Londra per essere accessibile agli amici e avere notizie sugli ultimi studi e ricerche. Il suo intento era quello di mettere su famiglia e sfuggire alle distrazioni cittadine. Nella villa vive ancora oggi uno dei discendenti del grande scienziato, che si occupa di curare la casa e la proprietà intorno. È grande e bianca, con un ampio giardino che si estende nel parco e poi nella campagna circostante, occupando uno spazio di oltre sette ettari. Darwin aveva acquisito il terreno da un vicino, ci aveva piantato noccioli, betulle, cornioli, carpini e altri alberi e aveva creato un sentiero di terra battuta per camminare nella sua proprietà, un viale alberato che gira tutto intorno alla “Down House”. Quasi ogni giorno, Darwin percorreva questo viale, il “Sandwalk”, pensando ai non pochi problemi che la formulazione della teoria dell’evoluzione certamente gli poneva. Il suo metodo era questo: appena aveva un’idea, iniziava a sottoporla a tutte le possibili obiezioni finché non ne trovava tutte le spiegazioni e la poteva considerare a prova di confutazione. A ogni giro del Sandwalk, spostava un ciottolo del sentiero sul bordo della strada. Quando aveva risolto il problema, guardava quanti ciottoli aveva accumulato, quindi quanti giri aveva fatto pensando alla soluzione. In questo modo catalogava l’importanza e la difficoltà dei problemi che andava affrontando e risolvendo. Per quasi quarant’anni, Darwin percorse questo sentiero di circa quattrocento metri in lungo e in largo, meditando sulle proprie idee, in uno dei periodi più fruttuosi della sua vita. Continua a leggere “Darwin e la Via del camminare”