L’isolamento forzato di queste settimane porta con sé gli innegabili effetti della solitudine, peraltro benvenuti (ogni tanto), tra cui quello di trovare più occasioni per fermarsi a riflettere tra sé e sé. Inondato dalle notizie sul coronavirus, come d’altronde è inevitabile, dopo qualche giorno in cui cercavo attivamente informazioni sulla pandemia in atto (così è stata definita dall’OMS) ho smesso ormai da una settimana di frequentare quotidiani online e trasmissioni televisive, lasciandomi raggiungere solamente da una newsletter serale che raccoglie i fatti essenziali della giornata. Mi sembra di aver notato infatti, ma è un parere personale derivato da misurazioni soggettive, che in questa emergenza sanitaria abbia iniziato a diffondersi più di prima un altro virus più subdolo e, per certi aspetti, anche più pericoloso: il virus della semplicità. Fermi tutti, lo so che nella breve biografia su questo sito e altre pagine personali ho scritto che “credo nella semplicità”, e infatti continua a essere vero, ma ritengo utile spingersi oltre e cercare di approfondire cosa intendo. Continua a leggere “Abbasso la semplicità, viva la semplicità!”