C’è un aspetto importante che questa pandemia ha fatto riaffiorare, ma che tuttavia non mi sembra sia stato ancora analizzato. Il coronavirus è la prima vera emergenza, non causata dall’uomo, a riguardare l’umanità intera da almeno 50 anni a questa parte. Per quanto mi riguarda, è la prima emergenza mondiale della mia vita. Credo che il disorientamento che molti di noi provano di fronte a questa situazione inedita sia dovuto al fatto che per la prima volta nelle nostre vite avvertiamo la Natura come Matrigna. L’immagine della Natura a cui siamo abituati è quella che vediamo nei documentari: paesaggi incredibili che destano invidia e stupore per un paradiso perduto, divelto dalla mano artificiale dell’uomo. Ovunque nelle pubblicità continuiamo a sentire il richiamo del naturale come qualcosa di incredibilmente attraente, che si contrappone a ciò che è invece artificiale, industriale, umano. Vogliamo cibo biologico ritenendolo più sano e sicuro di quell’altro (non saprei neanche come definirlo), ci facciamo i selfie in montagna per mostrare quanto amiamo l’ambiente selvaggio, lanciamo hashtags sui social per difendere l’orso polare che sta perdendo il suo habitat naturale nel pack artico.
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Bugiardini digitali (eBook)
Gli EULA (End-User License Agreement) sono indubbiamente i bugiardini del terzo millennio. Come per i medicinali, infatti, questi contratti digitali accorrono in aiuto ai software che assumiamo con fede ogni giorno, sperando che ci aiutino a fare le cose meglio, guarendoci dalla fretta del vivere. E come i bugiardini, sono spesso chilometrici e pieni di controindicazioni, per cui ne saltiamo a piè pari la lettura convinti che essere ignari del loro contenuto ci renda più liberi nel loro utilizzo e certamente più sereni, un po’ come quella vecchia massima “Ho letto che bere fa male. Ho smesso di leggere”. Continua a leggere “Bugiardini digitali (eBook)”
Da Unix a Linux | Una storia del Software Libero [LIBRO]
La prima volta che ho sentito parlare di Linux avevo da poco incominciato il liceo. Ero nel laboratorio di lingue straniere della mia scuola e, in un momento di distrazione dalla spiegazione, un mio compagno di classe mi parlò di questo sistema operativo gratuito dal nome strano, Ubuntu. Rimasi abbastanza sorpreso al pensiero che potesse esistere un sistema operativo gratuito e diverso dal solito Windows a cui ero abituato. All’epoca Windows 10 non esisteva ancora, le licenze Windows costavano care e Apple non aveva ancora iniziato a distribuire gratuitamente gli aggiornamenti di MAC OS X (ora macOS). Devo ammettere che non diedi subito seguito a questa nuova scoperta, ma continuai a “smanettare” con il sistema operativo di Microsoft, che avevo imparato a conoscere sin dai tempi di Windows 98 (quando il computer che avevamo in casa aveva ben 1 GB di spazio sull’Hard Disk!). Continua a leggere “Da Unix a Linux | Una storia del Software Libero [LIBRO]”
Punto di Bassa Risoluzione
Dalla prima rivoluzione industriale in avanti, passando per la rivoluzione tecnologica iniziata con l’invenzione del transistor e proseguita poi con la rivoluzione dell’informazione con la nascita di internet, sembra ormai inevitabile che a un certo punto del grado di sviluppo di una tecnologia, a causa di un utilizzo scorretto (agli occhi di chi?) e certamente non in linea con le ragioni per le quali quella tecnologia è stata sviluppata, venga in essa indotta una mutazione, spontanea o ricercata, che la porta a deviare oltre il punto di bassa risoluzione. Questo ipotetico punto di una curva che ha sui due assi il tempo e il grado di sviluppo, delinea una situazione per la quale una tecnologia che si è evoluta per un certo scopo finisce per tradire la sua “mission” originaria, in nome di nuove e mutate esigenze di consumo. Continua a leggere “Punto di Bassa Risoluzione”